LA NUOVA TERRA
organo della federazione provinciale di Mantova del Psiup
Mantova
Regione:
Lombardia
1 gennaio 1945
Partito socialista italiano di unità proletaria
Tipologia:
politica
Appartenenza politica:
socialista
Scheda storica
La testata nasce come organo della Federazione provinciale mantovana del Partito socialista di unità proletaria e vuole essere la continuazione di un giornale stampato all’inizio del secolo e soppresso dal regime fascista.
Rispetto alla precedente pubblicazione, però, il socialismo mantovano, riorganizzatosi nell’estate del 1944, riconosce la necessità di attuare alcuni adeguamenti del proprio programma politico e nuovi rapporti più saldi tra i partiti antifascisti nel perseguimento degli ideali di giustizia e uguaglianza. Sono tuttavia trasparenti l’atteggiamento di cautela e l’insistenza sulla complessità della futura ricostruzione che deve per forza fondarsi sull’equilibrio tra la responsabile partecipazione cooperativa delle classi lavoratrici e la risoluzione dei problemi di giustizia sociale e benessere economico.
Il foglio esce ciclostilato in un unico numero di quattro pagine del 1° gennaio 1945, grazie soprattutto all’opera di Attilio Laviziano. Il partigiano luzzarese – che diventerà commissario di guerra della 121. brigata Garibaldi “Arrigo Luppi” attiva a Suzzara – inaugura la diffusione di pubblicazioni antifasciste proprio con il ciclostile del giornale «La Nuova terra».
I redattori principali sono Bruno Generali e Francesco Moratti, che, insieme a Franklin Vivenza, Carlo Camerlenghi (che sarà primo sindaco di Mantova dopo la Liberazione), Cirillo Rossi (comandante della 124. brigata mista “Don Leoni e Matteotti”, operante nelle campagne viadanesi), Alessandro Bertetti (comandante della 71. brigata “Matteotti” ad est di Mantova, al confine con la provincia di Verona) e altri, avevano programmato un piano d’azione per effettuare una vasta operazione di propaganda. Il giornale viene stampato proprio nella casa di Bruno Generali (che dirigerà la Federazione socialista mantovana nell’immediato dopoguerra), dove viene allestito un ciclostile fornito dal partito.
Nel dopoguerra, la sua pubblicazione continua con cadenza settimanale con il nuovo nome di «Terra nostra». Alla sua redazione collabora dal luglio 1945 al gennaio 1947 anche Gianni Bosio, funzionario presso la Federazione mantovana dello Psiup.
Bibliografia:
Bibliografia dei giornali lombardi della Resistenza. 25 luglio 1943 – 25 aprile 1945, a cura dell’Istituto lombardo per la storia del movimento di liberazione in Italia, Regione Lombardia, Editrice Bibliografica, Milano 1989, pp. 95-96.
Paolo Bianchi, Pianura rossa. La Resistenza a Suzzara (1943-1945), Istituto mantovano di storia contemporanea e Anpi di Mantova e Suzzara-Motteggiana, Edizioni Bottazzi, Suzzara 2016, p. 32.
Gianni Bosio, Scritti dal 1942 al 1948, Da «Noi Giovani» al «Quarto Stato», Gianluigi Arcari editore, Piadena – Lega di Cultura, Mantova 1981, p. 19.
Giancarlo Ciaramelli e Lorena Grassi (a cura di), Bibliografia dei periodici mantovani, 1898 – 1945, Istituto mantovano di storia contemporanea, Regione Lombardia, Editrice Bibliografica, Milano 1993, pp. 153-154.
Vanna Mignoli, La Resistenza mantovana, 1943-1945, Istituto provinciale per la storia del movimento di liberazione nel Mantovano, Tip. Grassi, Mantova 1990, p. 79.
Simone Neri Serneri (a cura di), Il Partito socialista nella Resistenza. I documenti e la stampa clandestina (1943-1945), Nistri Lischi, Pisa 1988, p. 435.
Autore della scheda: Chiara Lusuardi