IL GARIBALDINO
organo della divisione Felice Cascione
Prelà, Triora
Regione:
Liguria
2. Divisione d’assalto Garibaldi Felice Cascione
Tipologia:
militare
Gruppo militare:
Garibaldi
Scheda storica
Il foglio nasce ad opera della sezione “agitazione e propaganda” della 9. Brigata “Felice Cascione” - poi divenuta nel luglio 1944 la 2. Divisione d’Assalto Garibaldi “Felice Cascione” - con l’intento di essere la voce dei Garibaldini della provincia di Imperia.
Gli articoli affrontano vari argomenti, tra i quali si segnalano: l’andamento della situazione politica e militare; i commenti delle azioni compiute dai vari distaccamenti; gli atti di eroismo individuali; le informazioni sulla vita interna dei distaccamenti, con particolare risalto al morale e alla disciplina dei partigiani; l’incentivazione dello spirito di emulazione fra i singoli combattenti.
Detti contenuti sono indicati dall’Ispettore di Zona Carlo Farini, “Simon”, in una sua lettera circolare del 14 giugno 1944.
Gli articoli essenzialmente politici sono scritti dal Commissario politico della divisione Libero Briganti, “Giulio”, e da Agostino Bramé, “Orsini”.
I primi due numeri del 14 luglio e del 6 agosto 1944, sono tirati in 400 copie ciascuno e sono stampati presso la tipografia di Villatalla, situata nel comune di Prelà. Responsabili della stamperia sono Giovanni Acquarone, “Barba”, e Riccardo Parodi, “Ramingo”
Il primo numero è distribuito nella provincia di Imperia e parte del basso Piemonte mentre il secondo circola prevalentemente tra i distaccamenti della brigata.
Il terzo numero esce invece il 20 settembre 1944, come primo di una nuova serie promossa dalla 2. Divisione d’Assalto “Felice Cascione”, con cadenza periodica – almeno nelle intenzioni -, in 8 facciate. È stampato presso la tipografia di Realdo, frazione del comune Triora in Valle Argentina. La costituzione di tipografia è stata promossa da: Armando Izzo, “Doria – Fragola”, Commissario di divisione; Vittorio Guglielmo, “Vittò”; Comandante del gruppo divisionale; Ferdinando Peitavino, “Silla”, nipote del parroco Don Luigi Peitavino, il quale ha messo a disposizione i macchinari tipografici installati nella canonica del paese.
L’idea è di stampare il periodico con cadenza quindicinale, ma per varie vicissitudini “Il Garibaldino” non sarà più pubblicato se non dopo la Liberazione, con l’uscita di alcuni numeri dedicati soprattutto alla commemorazione dei caduti.
Bibliografia:
Francesco Biga, Storia della Resistenza Imperiese (I Zona Liguria) Vol. 3, Capitolo XXXIII Stampa della Resistenza nella I Zona Liguria, Edizioni ISRECIm, 1978;
Maria Silvia Biada, Tesi di Laurea La stampa partigiana in Liguria. Il caso Imperiese, Università degli Studi di Genova – Facoltà di Lettere e Filosofia, anno accademico 1996–1997.
Autore della scheda: Sabina Giribaldi
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