IL GARIBALDINO
organo della brigata Garibaldi Friuli
Maniago
Regione:
Friuli-Venezia Giulia
24 giugno 1944
Data fine:
1 dicembre 1944
Brigata Garibaldi Friuli
Tipologia:
militare
Gruppo militare:
Garibaldi
Scheda storica
Il direttore è Edoardo Tosoratto “Odo” con la collaborazione di Giannino Bosi “Battisti” e Luigi Bortolussi “Marco”. Il primo numero esce il 24 giugno 1944. I numeri del 20 e 27 novembre e del 1° dicembre sono pubblicati con tre supplementi. I primi due numeri sono dattiloscritti e in fianco al titolo sono timbrate rispettivamente una stella rossa e un’immagine stilizzata di Garibaldi. Dal terzo numero i giornali vengono stampati a Maniago presso la tipografia di Aldo Mazzoli, “Giulio”, membro del Cln di Maniago assieme ad Emilio Scarabello “Carlo”, Domenico Centazzo “Raut”, Guido Venier “Celeste”. Maniago diventa il fulcro della produzione e della distribuzione della stampa clandestina partigiana in Friuli. Un accordo con le formazioni partigiane prevede che non si compiano azioni di guerriglia e/o sabotaggi in zona così da evitare rappresaglie nazifasciste e ridurre le possibilità che l’attività tipografica sia scoperta. La stessa motivazione porta Mazzoli a lasciare il Cln.
Luigi Bortolussi, legato al Partito comunista, produce stampa di propaganda antifascista dal 1932 con Natalia e Pietro Beltrame. Scoperto dall’Ovra subisce la condanna dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato a sette anni di carcere, scontati prima a Regina Coeli, poi a Civitavecchia. Viene liberato nel 1937 grazie all’indulto per la nascita di Maria Pia di Savoia. Dopo l’8 settembre organizza i Cln di Maniago e di Spilimbergo dove conosce il tipografo Aldo Mazzoli e, forse in questo frangente, si accorda per produrre materiale di propaganda per le formazioni partigiane garibaldine.
Mazzoli acquisisce la tipografia “San Rocco” nel 1932 grazie ad un aiuto finanziario del padre. La stamperia è fornita di una macchina Marinoni, di grande formato, usata per i manifesti e di una Heidelber per i materiali più piccoli. La produzione della stampa clandestina inizia dopo il reperimento, grazie alla Federazione del Partito comunista, di caratteri tipografici diversi rispetto a quelli usati abitualmente, portati a Maniago dal partigiano “Agro”. Inizialmente sono disponibili solo caratteri di piccole dimensioni, ma in un secondo momento, Mazzoli può utilizzare anche caratteri più grandi, donati dalla tipografia Tabacco di San Daniele del Friuli. Lavorano con lui persone fidate e disposte a collaborare con il Movimento di Liberazione: Giuseppe “Bepi” Antonini - collaboratore della tipografia dal 1935 e partigiano della Brigata Picelli dal maggio 1944 al 24 giugno 1945 con il nome di battaglia “Pino” - e Basilio Siega “Annibale”. La tipografia stampa giornali, documenti, circolari, carta intestata e proclami partigiani. La maggior parte della produzione viene realizzata nel periodo della Zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli.
Le precauzioni permettono di lavorare con continuità. Le composizioni tipografiche sono prodotte in soffitta a lume di candela o all’esterno della tipografia, ma sempre in paese. La stampa si effettua di giorno, nelle ore di intervallo lavorativo fra mezzogiorno e le due. Il materiale prodotto viene nascosto in un altro luogo e in seguito riportato in soffitta per la scomposizione. Il pacco stampato viene depositato nel magazzino della carta e successivamente trasferito, mimetizzato tra la stampa di qualche ditta. La quantità di carta consumata per la stampa clandestina rispetto a quella utilizzata per le aziende è irrilevante, per cui non si nota il calo delle giacenze di magazzino. Il compito di ritirare e consegnare i fogli ai comandi partigiani è svolto da staffette con la complicità del negozio di calzature di Del Favero o della Cooperativa di alimentari, dove vengono nascosti i giornali. L'organizzazione della tipografia e dello scambio di articoli entra in crisi con lo stanziamento di reparti della Decima Mas a Maniago.
Le testimonianze relative al numero delle copie variano: Aldo Mazzoli ricorda una tiratura di 1.500-2.000 copie per numero, Luigi Bortolussi 1.300, mentre Giuseppe Antonini 500, con una diminuzione o un aumento a seconda del tempo a disposizione per la riproduzione.
Gli articoli, oltre ad un aggiornamento relativo alle azioni compiute dai battaglioni dipendenti, si concentrano sull'unificazione dei comandi delle Brigate Osoppo Friuli e Garibaldi, sulla collaborazione con le formazioni slovene e sulla storia del Risorgimento.
In alcune interviste del Dopoguerra, Mazzoli sostiene che gli articoli non venivano stampati solo per la propaganda o per la formazione politica dei partigiani e della popolazione locale, ma anche per informare gli angloamericani. Difatti molti esemplari stampati dalla sua tipografia venivano spediti nell'Italia già liberata per far conoscere i successi del Movimento di Liberazione friulano anche agli Alleati.
Bibliografia:
-Emilia Accomando, La stampa clandestina della Resistenza in Friuli, Tesi di Laurea, Relatore: prof. Raffaele Molinelli, Università degli Studi di Urbino – Facoltà di Magistero – Laurea in Materie letterarie, A.A. 1971-1972
-Dino Barattin, La tipografia della libertà. Stampa clandestina a Maniago. Luglio-novembre 1944, Libraria, San Daniele del Friuli, 2015
-Alberto Buvoli, Il partigiano "Battisti". Giannino Bosi Medaglia d'Oro della Resistenza friulana, il Poligrafo, Comune di Pordenone, Padova, 1995
-Giovanni Angelo Colonnello, Guerra di Liberazione. Friuli, Venezia Giulia, Zone Jugoslave, Udine, Editrice Friuli, 1965
-Giampaolo Gallo, La Resistenza in Friuli. 1943-1945, Ifsml, Udine, 1988
-Mario Lizzero, Luigi Bortolussi "Marco". Una vita per la libertà, Ifsml, Udine, 1986
-Manlio Michelutti, La stampa clandestina periodica in Friuli (1943-1945). Rassegna bibliografica, in «Rassegna di storia contemporanea», a. II, 2-3 (1972), pp. 197-214
-«Lotta partigiana», numero unico, Anpi mandamentale di Maniago, Tipografia Mazzoli, Maniago, 1 maggio 1946
-Intervista di Gianni Nazzi ad Aldo Mazzoli (29/04/1968) conservata presso Archivio Osoppo della Resistenza in Friuli, Biblioteca diocesana P. Bertolla di Udine, cartella P2, fasc. 35 (Maniago).
Motti del periodico: Morte al fascismo e libertà ai popoli / La libertà si conquista con le armi; Morte al fascismo e libertà ai popoli / Ciò che oggi conta è l\'azione; Prepariamo l'insurrezione nazionale; Morte al Fascismo! Libertà ai popoli! Non dare tregua all\'occupante
Autore della scheda: Monica Emmanuelli
Numeri disponibili
1944 | 24 giugno . Numero 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
2 luglio . Numero 2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
15 agosto . Numero 4, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
20 settembre . Numero 5, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
20 novembre . Numero supplemento | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |