LA BATTAGLIA

Scheda storica

Quando nell’aprile 1944, uscì clandestinamente la «Battaglia», organo della Federazione comunista di Perugia, stupore e risentimento pervasero gli ambienti di sinistra: il giornale portava, infatti, il nome del vecchio foglio socialista, molto diffuso fino alla forzata chiusura del 1921.
Era espressione di un Pci tutto teso a legittimarsi come forza democratica, popolare e unitaria, in difesa dei diritti e dei bisogni dei contadini e, allo stesso tempo, volto a rassicurare la classe media locale in merito alla proprietà privata e alla libertà religiosa.
Il 17 giugno veniva pubblicata un’edizione straordinaria di due fogli di formato ridotto con il «Saluto al governo democratico italiano», con un appello agli amici e compagni di Perugia perché fossero pronti a impugnare le armi e a battersi per la liberazione della città, avvenuta pochi giorni dopo, il 20 giugno 1944.
Alla direzione del giornale Mario Angelucci, che rappresentava il Pci all’interno del Comitato di liberazione di Perugia; vicedirettori Bruno Simonucci e Franco Pierucci.
La «Battaglia» uscirà come settimanale fino al 1945, divenendo poi, con la nuova diffusione dell’«Unità», un foglio mensile. Così come per altri periodici stampati nel periodo della clandestinità, anche il giornale del Pci si componeva di un foglio, di cui la seconda pagina era dedicata alla cronaca locale, fatta di trafiletti con notizie che giungevano da Perugia e dai comuni della provincia.

Bibliografia/Sitografia:
I. Nardi, M. Vermicelli, R. Cristofori, La Stampa della Liberazione a Perugia 1944, Facoltà di Magistero, Perugia, 1980.

Autore della scheda: Eugenia Corbino

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