BANDIERA ROSSA
Organo del fronte proletario rivoluzionario; Proletari di tutto il mondo unitevi
Milano
Regione:
Lombardia
25 ottobre 1943
Data fine:
9 giugno 1944
politica
Appartenenza politica:
socialista
Scheda storica
Ne fu promotore Lelio Basso, che attraverso il foglio si propose di rafforzare l’orientamento socialista rivoluzionario che, dopo la confluenza del Movimento di Unità Proletaria nel partito socialista, era stato -a suo dire- soffocato dalle tendenze riformistiche e collaborazionistiche del Psiup. Il primo numero, pubblicato il 25 ottobre 1943, usciva, dunque, con l’obiettivo di divenire la voce di un gruppo composto da «militanti socialisti e comunisti» non intenzionati a costituire una forza politica a sé stante, ma in disaccordo con la maggioranza del Psiup che accettava passivamente la politica di unità nazionale.
Basso si occupava del giornale con Ada Buffulini, militante socialista poi internata nel campo di concentramento di Bolzano: scrivevano gli articoli, componevano, trasportavano i piombi dalla stamperia, ritiravano il giornale, lo diffondevano.
L’iniziativa si rivolgeva principalmente a militanti e dirigenti dei partiti proletari: il titolo stesso, nella sua immediatezza simbolica, intendeva attrarre gli spiriti più rivoluzionari, coloro che alla canzone “Bandiera Rossa” o alla potenza evocativa del colore rosso associavano la grande aspettativa di cambiamento e radicalità richiamata dalla parola comunismo.
Gli obiettivi politici perseguiti dal foglio facevano riferimento a una concezione ideologica e politica rigidamente classista – basata sulla necessità di un autogoverno operaio – che escludesse qualsiasi forma di alleanza con i ceti e i partiti borghesi. Alla politica del «fronte nazionale», propugnata sia dai liberali che dai comunisti, veniva così contrapposta quella del «fronte comune dei lavoratori contro il fascismo e i suoi complici». Basso sosteneva come vi fossero sostanzialmente “due strade”, due modi completamente diversi di concepire la lotta antifascista: la via dell’alleanza tra tutti i partiti non fascisti, tacciata del «più rancido riformismo» e quella da lui prescelta, che puntava direttamente «alla rivoluzione».
Nella crisi aperta dalla guerra e dal crollo del fascismo, la rottura dell’equilibrio sociale a seguito dell’avvento della dittatura e la dissoluzione delle istituzioni politiche statuali che si erano fatte garanti di quell’equilibrio, aprivano, secondo l’analisi di Basso, alla possibilità di una trasformazione rivoluzionaria, in quanto volta a istaurare un nuovo ordine sociale e un diverso assetto istituzionale. Un simile obiettivo era perseguibile solo impedendo fin dalle prime fasi della ricostruzione il ristabilirsi di un nuovo equilibrio borghese e interclassista.
Nella primavera del 1944, tuttavia, Basso fu indotto a riconsiderare la propria posizione verso i partiti operai, decidendo di rientrare nell’organizzazione socialista per il momento senza mutare il senso della propria politica. Dopo aver ricevuto adeguate garanzie circa il senso della propria iniziativa, questi si pose alla testa del rilancio del partito in Lombardia, nella prospettiva di valorizzare la democrazia interna del Psiup ai fini della formazione di quadri di orientamento classista e rivoluzionario.
Bibliografia:
Istituto lombardo per la storia del movimento di liberazione (a cura di), Bibliografia dei giornali lombardi della Resistenza (25 luglio 2943 – 25 aprile 1945), Editrice Bibliografica, Milano, 1989.
S. Neri Serneri (a cura di), Il Partito socialista nella Resistenza: i documenti e la stampa clandestina, 1943-1945, Nistri Lischi, Pisa, 1988.
Emanuele Rossi, L' utopia possibile di Lelio Basso: 1943-1948, Tesi di dottorato discussa presso l’Università degli Studi di Firenze, 2006, pp. 11-26.
Autore della scheda: Eugenia Corbino
Numeri disponibili
1943 | 25 ottobre . Numero 1, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
1 novembre . Numero 2, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
8 dicembre . Numero 3, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
1944 | 8 gennaio . Numero 1, anno 2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
18 marzo . Numero 2, anno 1[2] | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
25 maggio . Numero 3, anno 2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
9 giugno . Numero 4, anno 2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |