SCARPE ROTTE

Scheda storica

La testata nasce come organo dell’11ª brigata Garibaldi “Torino”, appartenente alla 2ª divisione Garibaldi “Piemonte” e operante nelle valli di Lanzo, a nord-ovest del capoluogo piemontese. Il titolo richiama l’inizio di un verso della famosa canzone “Fischia il vento” del medico e partigiano imperiese Felice Cascione (1918-1944). I primi due numeri, datati rispettivamente 4 e 11 giugno 1944, sono di fatto realizzati nella seconda metà del mese come si evince dal contenuto di alcuni articoli pubblicati. A partire dal terzo numero, che riporta la data del 24 giugno, il giornale mantiene una regolare cadenza settimanale nelle successive uscite di luglio e agosto, favorita dal rafforzamento del movimento partigiano nella zona e dall’avvio di un’esperienza di autogoverno locale. Gianni Dolino e Franco Valabrega, rispettivamente commissario e vicecommissario della brigata in quel periodo, figurano tra i principali fautori della testata, che è diffusa non solo all’interno dei vari distaccamenti ma anche tra la popolazione. La grande operazione di rastrellamento denominata Strassburg, che investe le valli nel mese di settembre, provoca la temporanea interruzione delle pubblicazioni che riprendono presumibilmente alla fine di ottobre, dopo una necessaria riorganizzazione del comando divisionale. In una nota redazionale intitolata “Continuare, progredire”, presente nel numero 16 del 18 novembre 1944, si dichiara altresì l’assunzione della testata a unico organo della 2ª divisione «per consenso unanime dei compilatori degli altri giornali di brigata». Oltre ad articoli che illustrano particolari momenti della vita quotidiana, come la visita di una madre al figlio partigiano o l’ispezione di un reparto, trovano spazio testi di argomento politico e morale, spesso caratterizzati da un linguaggio fortemente retorico. Le uscite del giornale sembrano terminare nella seconda metà del mese di dicembre. Successivamente, con il sottotitolo di “Organo della XI Brigata Garibaldi G. Battista Gardoncini”, se ne attesta la ripresa con una nuova numerazione fino alla liberazione.
Giovanni Falaschi, La stampa delle formazioni partigiane in Piemonte, “Il Protagora”, dicembre 1965, n. 42, p. 64.
Gianni Dolino, Partigiani in Val di Lanzo, FrancoAngeli, Milano 1989, p. 48.
Marta Bonzanini (a cura di), Con le armi e con la penna. Poesia clandestina della Resistenza, Interlinea edizioni, Novara 2009, pp. 65-68.

Autore della scheda: Andrea D'Arrigo

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