AVANTI!

Scheda storica

Edizione piemontese dell’organo del Partito socialista italiano di unità proletaria, viene stampato a Torino nella tipografia clandestina di Albrile e Bosio in Borgo San Donato. Il primo numero dopo il 25 luglio 1943 porta la data del 1° settembre, poi le pubblicazioni proseguono con scarsa regolarità fino alla Liberazione. Tra i principali collaboratori vi sono Filippo Acciarini (che dirige la testata fino al marzo 1944, quando viene deportato a Mauthausen), Filippo Amedeo, Virgilio Luisetti, Borio Secondino. Insieme formano un gruppo di redattori di formazione più giornalistica che non politica, per cui nel contenuto degli articoli le riflessioni sulle ragioni morali e ideali della Resistenza prevalgono sulla definizione degli obiettivi e delle strategie del partito. Nella prima fase una parte dei commenti politici sono ripresi dall’edizione milanese, rispetto alla quale tuttavia viene presa una posizione di maggior distacco dal riformismo, poiché nelle condizioni di proletarizzazione dei ceti medi determinate dalla guerra si vede la possibilità di una politica più apertamente rivoluzionaria. Nel complesso il giornale mantiene comunque una linea unitaria e antifascista, evitando di chiudersi in un eccessivo classismo. La provenienza delle notizie riportate nelle pagine di cronaca testimonia un retroterra informativo consolidato non solo nel torinese, ma anche nel biellese, nel canavese e in Val di Susa. Le vicende internazionali, gli sviluppi della lotta di liberazione, le condizioni di vita e di lavoro degli operai sono oggetto di continua attenzione.
Bibliografia:
- G. Arfè, Storia dell’Avanti!, Ed. Avanti! 1958;
- G. De Luna, N. Torcellan, P. Murialdi, La stampa italiana dalla resistenza agli anni sessanta, Laterza 1980;
- S. Neri Serneri (a cura di), Il Partito socialista nella Resistenza. I documenti e la stampa clandestina (1943-1945), Nistri Lischi 1988;
- Dizionario della Resistenza, Einaudi 2001.

Autore della scheda: Matteo Pasetti

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