L'UNIONE NAZIONALE

Scheda storica

Il foglio fu pubblicato il 26 agosto 1943. Era l’organo dell’Unione Nazionale della Democrazia Italiana, movimento politico di rilevanza locale e di tendenza liberale, che non prese posizioni sul problema istituzionale, ma delineò i valori morali e nazionali per la rinascita e il rinnovamento del paese. Il Movimento fu legato alla figura di Placido Martini, garibaldino, volontario nella prima guerra mondiale e confinato dai fascisti a Ponza, che ne fu il fondatore, assieme a Mario Magri e Silvio Campanile, suoi compagni di esilio. Vi aderirono anche Vittorio Paolo Amadeo, nel cui studio di avvocato, in via dei Gracchi a Roma, avvenivano generalmente le riunioni, Carlo De Martino Ettore Sinatra, Carlo Zaccagnini, Edoardo Porena, Antonio Colasurdo, Mario Magri, anche alcuni ufficiali della Polizia Africana Italiana e funzionari di Pubblica Sicurezza.
Obiettivo di Martini era quello di riunire tutte le tendenze democratiche in un’unica alleanza, fondando quella grande democrazia, già vagheggiata da Amendola, che avrebbe dovuto divenire il motore della vita politica nazionale.
A causa di una spia infiltrata, il 25 gennaio 1944, i membri del gruppo furono arrestati e condotti in via Tasso dove rimasero per 58 giorni. Placido Martini, assieme ai suoi più stretti collaboratori, fu trucidato presso le Fosse Ardeatine.

Bibliografia/Sitografia:
G. Giannini, Lotta per la libertà. Resistenza a Roma 1943-1944, Edizioni Associate, Roma, 2000.
E. Piscitelli, Storia della resistenza romana, Laterza, Roma-Bari, 1965.
M. Gout, L’Unione Nazionale della Democrazia Italiana nel periodo clandestino, in «Mercurio», mensile di politica, arte, scienze, 1944.

Autore della scheda: Eugenia Corbino

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