BRIGATA OSOPPO FRIULI

Scheda storica

La Osoppo si costituisce ufficialmente il 24 dicembre 1943 nel Seminario di Udine in una seduta tra il Cln friulano e l'Esecutivo militare in cui viene legittimata la nuova formazione partigiana, distinta dalla Garibaldi e vicina politicamente alla Democrazia cristiana e al Partito d'Azione. Dal punto di vista ideologico si richiama al “non-comunismo” e si distanzia dal nazionalismo jugoslavo, nel dialogo tra cattolici e laici, socialisti e liberali, repubblicani e monarchici con una significativa componente militare. L'idea del nome “Osoppo”, suggerito da don Aldo Moretti “don Lino” per sottolineare la natura democratica legata al Risorgimento della nuova formazione, viene accettata senza riserve. Per lo stesso motivo, come rileva lo storico Giampaolo Gallo, gli Osovani si definiscono “patrioti”, termine dalla forte valenza risorgimentale con scarsi contenuti rivoluzionari.
Il quindicinale “Brigata Osoppo Friuli” è stampato fino all'agosto del 1944, si interrompe quando la Brigata si trasforma in Divisione.
La tipografia si trova a Pielungo, frazione di Vito d'Asio, in Val d'Arzino dove il comando di Brigata è stanziato presso il Castello Ceconi.
L'obiettivo principale della stampa osovana è quello di far conoscere alla popolazione civile le motivazioni della scelta patriottica per la costruzione di uno stato democratico.


Bibliografia:
-Emilia Accomando, La stampa clandestina della Resistenza in Friuli, Tesi di Laurea, Relatore: prof. Raffaele Molinelli, Università degli Studi di Urbino – Facoltà di Magistero – Laurea in Materie letterarie, A.A. 1971-1972
-Alberto Buvoli, Le formazioni Osoppo Friuli, Udine, Ifsml, 2003
-Giovanni Angelo Colonnello, Guerra di Liberazione. Friuli, Venezia Giulia, Zone Jugoslave, Udine, Editrice Friuli, 1965
-Giampaolo Gallo, La Resistenza in Friuli. 1943-1945, Ifsml, Udine, 1988
-Manlio Michelutti, La stampa clandestina periodica in Friuli (1943-1945). Rassegna bibliografica, in «Rassegna di storia contemporanea», a. II, 2-3 (1972), pp. 197-214

Autore della scheda: Monica Emmanuelli

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