LA BATTAGLIA
giornale del Partito comunista della zona liberata del Friuli
Maniago
Regione:
Friuli-Venezia Giulia
Editore:
Tipografia Mazzoli
30 settembre 1944
Data fine:
15 novembre 1944
Partito comunista italiano
Tipologia:
politica
Appartenenza politica:
comunista
Scheda storica
Il direttore del giornale è Gino Beltrame “Emilio”. Secondo lo storico Alberto Buvoli, partecipa alla redazione degli articoli anche Giannino Bosi “Battisti”.
Il nome della testata, come viene esplicitato nel primo numero, rimanda alla lotta contro il nazifascismo e tratta dei problemi relativi alle zone liberate dai partigiani, ponendo un'attenzione particolare alle forme di governo.
Il giornale è stampato a Maniago presso la tipografia di Aldo Mazzoli “Giulio”, membro del Cln di Maniago, assieme ad Emilio Scarabello “Carlo”, Domenico Centazzo “Raut” e Guido Venier “Celeste”.
Nel 1932 Aldo Mazzoli aveva rilevato la tipografia “San Rocco” grazie ad un aiuto finanziario ricevuto dal padre. La stamperia è fornita di una macchina Marinoni di grande formato usata per i manifesti e di una Heidelber per i materiali più piccoli. La produzione della stampa clandestina inizia dopo il reperimento di caratteri tipografici di piccole dimensioni procurati dalla Federazione del Partito comunista e portati a Maniago dal partigiano “Agro”; solo in un secondo momento riesce ad acquisire caratteri più grandi, grazie alla tipografia Tabacco di San Daniele.
Alla stampa lavorano persone fidate e disposte ad aiutare il Movimento di liberazione. Si tratta di Giuseppe “Bepi” Antonini - collaboratore della tipografia dal 1935 e partigiano della Brigata Picelli dal maggio 1944 al 24 giugno 1945 - e di Basilio Siega “Annibale”. La maggior parte della produzione tipografica è realizzata nel periodo della Zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli.
Le composizioni tipografiche sono preparate in soffitta a lume di candela o all'esterno della tipografia, ma sempre in paese. La stampa viene fatta di giorno, nelle ore dell'intervallo lavorativo fra mezzogiorno e le due. Il materiale viene prima nascosto, poi riportato in soffitta per la scomposizione. La quantità di carta consumata è irrilevante rispetto a quella utilizzata per le aziende, per cui non si nota il calo delle giacenze di magazzino.
I testi sono forniti dalla Federazione provinciale del Partito comunista e dalle formazioni garibaldine. Tra Maniago e la Carnia si struttura una importante rete di collaboratori per lo scambio degli articoli, coordinati dal partigiano “Porthos”, Raffaele Di Bin. Dopo la sua cattura e deportazione, viene sostituito dal fratello Antonio “Tonio” che utilizza il nome di battaglia “Porthos” per sviare i nazifascisti. Il materiale è raccolto da Mario Candotti “Barbatoni” e nascosto in una scatola da scarpe; viene quindi passato a Romeo Flamia “Tullio”, partigiano della Brigata Ippolito Nievo e commesso nel negozio di calzature Del Favero di Maniago, o portato alla Cooperativa di alimentari per poi essere ritirato.
Secondo Aldo Mazzoli la tiratura arriva a 1.500-2.000 copie per numero.
Maniago diventa il fulcro della produzione e della distribuzione della stampa clandestina friulana. Un accordo con le formazioni partigiane prevede che in questa zona non si intraprendano azioni di guerriglia per evitare rappresaglie nazifasciste e diminuire, così, le possibilità che l'attività clandestina sia scoperta. Per lo stesso motivo Mazzoli lascia il Cln.
L'organizzazione entra in crisi con lo stanziamento di reparti della Decima Mas provenienti da Conegliano a Maniago.
In alcune interviste rilasciate nel Dopoguerra, Mazzoli sostiene che la stampa clandestina non serviva solo per la propaganda o per la formazione politica dei partigiani e della popolazione locale, ma anche per informare gli angloamericani. Molti esemplari usciti dalla sua tipografia, difatti, venivano spediti nell'Italia già liberata per far conoscere i successi del Movimento di Liberazione friulano anche agli Alleati.
Bibliografia:
-Emilia Accomando, La stampa clandestina della Resistenza in Friuli, Tesi di Laurea, Relatore: prof. Raffaele Molinelli, Università degli Studi di Urbino – Facoltà di Magistero – Laurea in Materie letterarie, A.A. 1971-1972
-Dino Barattin, La tipografia della libertà. Stampa clandestina a Maniago. Luglio-novembre 1944, Libraria, San Daniele del Friuli (Ud), 2015
-Alberto Buvoli, Il partigiano "Battisti". Giannino Bosi Medaglia d'Oro della Resistenza friulana, il Poligrafo, Comune di Pordenone, Padova, 1995
-Giovanni Angelo Colonnello, Guerra di Liberazione. Friuli, Venezia Giulia, Zone Jugoslave, Udine, Editrice Friuli, 1965
-Giampaolo Gallo, La Resistenza in Friuli. 1943-1945, Ifsml, Udine, 1988
-Manlio Michelutti, La stampa clandestina periodica in Friuli (1943-1945). Rassegna bibliografica, in «Rassegna di storia contemporanea», a. II, 2-3 (1972), pp. 197-214
-«Lotta partigiana», numero unico, Anpi mandamentale di Maniago, Tipografia Mazzoli, Maniago, 1 maggio 1946
-Intervista di Gianni Nazzi ad Aldo Mazzoli (29/04/1968) conservata presso Archivio Osoppo della Resistenza in Friuli, Biblioteca diocesana P. Bertolla di Udine, cartella P2, fasc. 35 (Maniago).
Motti del periodico: Proletari di tutti i paesi unitevi / Siamo per tutto ciò che rinforza la lotta e contro tutto ciò che l\'indebolisce
Autore della scheda: Monica Emmanuelli
Numeri disponibili
1944 | 30 settembre . Numero 1, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
1 novembre . Numero 2, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
15 novembre . Numero 3, anno 1 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |