LA VOCE DELL'ADDA
organo del Partito repubblicano lodigiano
Lodi, Milano
Regione:
Lombardia
Editore:
Tipografia Dell\\\'Avo
26 novembre 1943
Data fine:
1 agosto 1944
Partito repubblicano italiano
Tipologia:
politica
Appartenenza politica:
repubblicana,interpartitica
Scheda storica
Il giornale nasce per iniziativa di due militanti repubblicani, Leonardo Meani e il figlio Franco. Il primo numero, datato 26 novembre 1943, porta nel sottotitolo l'indicazione di “organo del partito repubblicano lodigiano”. Per le posizioni espresse, la rete delle collaborazioni e l'intento stesso dei promotori, il foglio non si caratterizza come un organo ufficiale del Pri, ma piuttosto come espressione di quelle forze che, apertamente repubblicane, sono favorevoli ad un impegno attivo nella lotta resistenziale, superando le posizioni attendiste. Già nel secondo numero la redazione chiarisce infatti che il giornale, visto anche il successo riscontrato, si pone “al servizio di tutti i partiti operanti nella lotta antifascista”, fino ad assumere con la terza uscita il sottotitolo di “organo antifascista del lodigiano”
Il giornale era stampato a Milano nella tipografia di corso Garibaldi del repubblicano Brenno Cavallari e veniva consegnato tramite corriere presso l'albergo ristorante “Isola Caprera”, gestito dal comunista Celestino Trabattoni, che collaborava con i Meani e ne aveva promosso l'iniziativa. Il primo numero venne stampato in 1000 copie mentre per quelli successivi la tiratura raddoppiò.
Tra i collaboratori alla redazione del foglio figuravano lo studente Edoardo Meazzi, Giovanni Cesari, Franco Salvatori, Vittorio Bottini, Trabattoni, oltre ai Meani, che si facevano carico di raccogliere gli articoli, i contributi economici, mantenere i contatti con il tipografo e organizzare la distribuzione. Centro di smistamento del giornale era l'agenzia della compagnia assicuratrice Ausonia di Alfredo Broglia, recapito per la fitta rete di corrieri che diffondevano il foglio nelle fabbriche, nelle attività commerciali e nelle scuole. Alcune copie erano inviate anche nei comuni limitrofi.
Dopo l'uscita del terzo numero, il 1 febbraio 1944, la pubblicazione del giornale subì una battuta d'arresto. Il 21 febbraio Edoardo Meazzi e Ettore Archinti venivano arrestati e padre Granata, del convento di S. Francesco dei barnabiti, era costretto a darsi alla macchia. Nel marzo il tipografo Brenno Cavallari era arrestato, tradotto a San Vittore e in seguito inviato a Fossoli, dove fu fucilato il 14 luglio 1944.
Si interrompeva così il canale con la tipografia e veniva meno l'apporto di importanti elementi coinvolti nell'organizzazione. La pubblicazione riprese il 1 agosto1944 con l'uscita del quarto numero, che venne stampato presso la tipografia Dell'Avo di Lodi, grazie alla collaborazione del tipografo Vittorio Grassi, già coinvolto nelle attività di distribuzione del foglio.
In seguito all'arresto di quest'ultimo e ad altre vicende che interessarono il gruppo promotore, il giornale cessò le pubblicazioni.
Bibliografia:
Ercole Ongaro, Guerra e Resistenza nel lodigiano, 1940-1945, Lodi, Il Papiro Editrice Sesto San Giovanni,1984, pp. 115-120.
Autore della scheda: Andrea Via
Numeri disponibili
1943 | 26 novembre . Numero [sn] | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
25 dicembre . Numero 2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |
1944 | 1 febbraio . Numero [sn] | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> |
1 agosto . Numero [sn]2 | Leggi il numero --> Vai alla scheda --> | |